La Fiera di Sant'Orso di Aosta: una tradizione che si ripete da mille anni
Nelle strade cittadine si ripete ogni anno un evento che mette in luce i frutti del lavoro artigianale valdostano: è la Fiera di Sant'Orso di Aosta. Gli artigiani sono i protagonisti con le loro opere: sculture, oggetti torniti, opere di intaglio, intreccio.
Il legno è certamente il "re" della Fiera di Sant'Orso di Aosta, ma non mancano stupendi esempi di lavori in pietra ollare, ferro, rame, ceramica, vetro, tessuti e pizzi frutto delle capacità e della fantasia di artigiani e hobbisti.
Le origini della Fiera di Sant'Orso - Foire de Saint Ours di Aosta
L'anno 1000 è considerato l'anno "zero" della Fiera di Sant'Orso. La leggenda vuole che tutto abbia avuto inizio nell'area della Chiesa di Sant'Orso. Proprio di fronte alla Chiesa il Santo, vissuto prima del IX secolo, era solito distribuire ai poveri indumenti e "Sabot", le tipiche calzature in legno ancora oggi presenti in Fiera. Al giorno d'oggi è tutto il centro cittadino ad essere coinvolto nella manifestazione che si è trasformata in un grande momento di festa. Le due giornate rappresentano l'occasione per gli artigiani, i visitatori e gli appassionati di incontrarsi, fare quattro chiacchiere, scambiarsi idee e suggerimenti e di venire a contatto con un mondo fatto di gesti tramandati di generazione in generazione che vive e si evolve ancora oggi, nell'era del digitale.
La Fiera è anche musica e folklore, un'occasione per partecipare a degustazioni ed un'opportunità per assistere a dimostrazioni dal vivo.
I simboli della Fiera
Il simbolo della manifestazione è il Galletto ma sono tanti gli oggetti legati alla tradizione. I Sabot naturalmente, la Coppa dell'Amicizia e la Grolla, i giocattoli "Tatà" e poi gli oggetti di uso quotidiano fino a qualche decennio fa: rastrelli, cestini e gerle, botti.
I ciondoli
Il ciondolo distintivo della Fiera è un ottimo souvernir e può essere acquistato al banchetto situato alla Porta Praetoria. Diverso in ogni edizione, rappresenta un attrezzo o strumento utilizzato dagli agricoltori e dagli allevatori.
Anche l'Asiv - Associazione scultori e intagliatori - propone un ciondolo in vendita al banco di via Conseil des Commis. I fondi raccolti vengono devoluti a favore di un'associazione di volontariato valdostana.